l Forum FRA Futuro Ragione Arte ideato e proposto dall’Associazione culturale HUB-C di Pescara è arrivato alla sua 4° edizione. Il Forum non è il solito convegno, va oltre le solite lezioni, è un’Agorà aperta rivolta a tutte le persone, in particolar modo, alle giovani generazioni, agli artisti, alle istituzioni pubbliche e private, alle imprese e a chi lavora nel terzo settore e sente l’urgenza di rimettere al centro la relazione con l’altro come bisogno primario. Ospiti in conversazione tra loro, provenienze, generi, professioni ed età diverse che si intrecciano sul campo della cultura intesa come fattore produttivo di valore sociale ed economico di un territorio per creare un racconto a più voci su tematiche quali: giovani, cultura e cura. Il Forum è un dialogo FRA persone in cui il pubblico è invitato a ripensare al ruolo passivo nel quale viene spesso confinato mediante un confronto diretto che permette a tutti di incrociare i pensieri e crescere insieme.
Gli obiettivi del FRA:
2-3 dicembre 2023
Il Forum FRA 2023 si svolgerà nei giorni del 2 e 3 Dicembre presso l’Imago Museum e vede, fra gli altri, il contributo del Comune di Pescara, la compartecipazione della Camera di Commercio Chieti-Pescara, la rinnovata partnership con la Fondazione PescarAbruzzo all’interno dell’Imago Museum, la collaborazione con la Bbslombard e la rivista ÆSArts+Economics e la collaborazione con il gruppo di studio del nuovo centro di ricerca interdipartimentale BACH dell’Università degli studi “G. D’Annunzio”. Nell’intento di proseguire un percorso già tracciato nella precedente edizione, che ha visto giovani e adulti insieme in un dialogo generativo, l’associazione Hub-c con il progetto Forum FRA 2023, ha rilanciato il proprio ruolo innovativo ed è diventata una leva fondamentale di cambiamento sociale inserendo dieci giovani, dai 15 ai 28 anni, all’interno della governance in qualità di co-ricercatori, co-progettisti e co-creatori dell’evento e sviluppando processi decisionali che li ha visti coinvolti nella pianificazione strategica dell’evento; cosi facendo ha incoraggiati i più giovani a mettere in luce le proprie emozioni, i propri ideali e i propri valori e a prender parte alla costruzione di un Forum più inclusivo, equo e fiorente.
L’associazione, in tale maniera, promuove il benessere psicofisico dei giovani rafforzando le loro creativity skills e loro life skills, e, facendo leva sulle abilità di ognuno, fornisce loro voce e strumenti.
L’obiettivo: Hub-c incentiva nuovi modelli partecipativi e collaborativi FRA giovani e adulti con un progetto in comune in un ambiente unico e partecipato quale il Forum FRA 2023, favorisce la prossimità generativa e amplia l’esperienza «professionale» dei ragazzi sul campo, ma anche il loro senso di responsabilità nei confronti degli altri e del territorio circostante con percorsi di maggiore connessione con enti privati e pubblici. L’intento è creare un’infrastruttura di legami sociali e di fiducia fra generazioni che è radice di ogni altra forma di attività umana: politica, economica, lavorativa. “In una comunità maggiori sono le relazioni, i legami di fiducia e la partecipazione democratica, maggiori saranno i benefici economici e sociali di cui tutti potranno beneficiare”. (Claudia Fiaschi)
02.12.2023 | h. 10.30
Shit is life – Life is Shit
Un panel contro i tabù coordinato dal Professore di immunologia Fulvio D’acquisto School of Life and Health Science University of Roehampton (UK) e da Emanuela Roberti psicoterapueta supervisor UKCP, MBACP (UK). Shit is life – Life is shit mette il corpo e la sua complessità in primo piano al centro della scena, combatte i pregiudizi, l’inaccessibilità, l’elitarismo e la mediocrità. La frase “la vita è una merda” è solitamente metaforica. Tuttavia, le recenti scoperte in campo biomedico hanno evidenziato come la materia fecale abbia un ruolo centrale nel comprendere ciò che siamo: la nostra personalità, la nostra salute mentale, la nostra suscettibilità alle malattie. Secondo questo nuovo paradigma, la “merda” è in realtà vita. Conversazioni senza paura fra le persone presenti sveleranno le storie che le giovani generazioni non stanno vedendo, le storie che stanno evitando, le storie che non hanno ancora la lingua per raccontare. Ma la “merda”, buona o cattiva, fa parte della vostra vita quotidiana.
Comitato organizzatore del Forum
Artista
Zoologo, direttore riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio
Rapper
Educatore, cooperativa sociale “Il Laboratorio”
Comitato organizzatore Forum FRA
Immunologo, professore Università di Roehampton, UK
Psicoterapeuta supervisor UKCP, MBACP, UK
02.12.2023 | h. 14.30
Fra valore simbolico e valore reale quali sono i luoghi di aggregazione dei giovani nell’ambito della comunità?
Musei, cinema, teatro, biblioteche rispondono realmente alle esigenze delle giovani generazioni, e in quale maniera? I ragazzi si interrogano su quali possano essere, nell’ambito della comunità, i luoghi di aggregazione pensati e costruiti per loro; luoghi in cui convivono spazi multidisciplinari, in cui si sperimentano linguaggi nuovi e che non abbiano una funzione meramente espositiva. Quali sono i veri luoghi di aggregazione dove si incontrano i giovani? E perché, spesso, i punti di ritrovo non corrispondono a quelli “appositamente progettati”? L’ambito della Progettazione vede il suo fulcro nel dialogo e nella collaborazione fra chi progetta e i futuri fruitori di un nuovo luogo. Individuare le reali esigenze dei destinatari di un progetto è fondamentale; molto di frequente e per accorciare i tempi, il confronto con i giovani viene tralasciato, motivo per cui nascono progetti che, a livello teorico, sembrano perfetti, ma che si rivelano nuovi luoghi i quali, ancor prima di raggiungere la fase di realizzazione, sono già destinati a essere desolati. I luoghi di aggregazione per giovani, con le giuste e dovute accortezze, sono in grado di condizionare crucialmente lo spirito di una città, la quale dovrebbe essere pensata e progettata appositamente per la comunità che la vive in prima persona. Risparmiare sul confronto vuol dire sprecare risorse in un periodo storico che non ci perdona tali errori.
Prossima direttrice museo del Novecento M9 Venezia-Mestre
Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila
Professore ordinario di Design, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe, presidente di “EIDD-Design for All Europe”
Direttrice arti visive Diorama Festival
Direttrice artistica Fondazione La Rocca
Comitato organizzatore Forum FRA
Comitato organizzatore Forum FRA
02.12.2023 | h. 16.00
Fra reddito di cittadinanza e salario minimo, fra occupazione giovanile e precarietà
Il mondo del lavoro per i giovani è oggi caratterizzato da una serie di sfide complesse e sconfortanti: l’occupazione giovanile spesso implica la precarietà, con contratti a termine, tirocini non retribuiti e scarsa stabilità lavorativa, generando un senso di insicurezza. Cosa ne pensano le nuove generazioni? Il sistema cambia, le professioni evolvono, le competenze si moltiplicano e le esigenze mutano. E le professioni culturali? Quale destino per i tanti giovani che si apprestano ad entrare nel mercato delle imprese culturali e creative? La cronaca quotidiana offre oggi grandi spunti di riflessione sulle tematiche legate al lavoro. Si parla della dignità dei lavoratori e del valore che ogni lavoro genera, a livello personale e collettivo. La forbice intergenerazionale si fa sempre più ampia, il distacco aumenta e la mancanza di politiche innovative e riforme sostanziali fa sì che molte sfide rimangano irrisolte. Il cambiamento è fondamentale per superare le etichette stereotipate delle solite narrazioni, e creare un ambiente di lavoro equo e sostenibile per tutte le generazioni.
Associazione Mi Riconosci
Responsabile della ricerca Fondazione Fitzcarraldo e direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte
CEO ASAP| As Sustainable As Possible Società Benefit
Sociologo, open innovation manager presso “Consorzio nazionale Cgm”
Comitato organizzatore del Forum Fra
Comitato organizzatore del Forum Fra
02.12.2023 | h. 17.30
Fra dipendenze e tecnostress, fra nuovi scenari e grandi timori, attualmente l’Intelligenza Artificiale sembra essere percepita più come una minaccia da contenere, che come opportunità da cogliere e sfruttare. E quindi come costruire una cultura digitale?
Come approcciarsi alla corsa frenetica del progresso? È possibile usare l’arte come strumento di comprensione e sperimentazione del rapporto tra l’uomo e la macchina? Buona parte del panorama culturale ad oggi guarda ancora con scetticismo alle innovazioni tecnologiche, descrivendole come “il mostro presuntuoso” che vuole, a tutti i costi, prendere il posto dei medium tradizionali, mettendo a repentaglio “l’esperienza dell’arte” tradizionale, annullando il contatto diretto tra il visitatore e l’opera originale. In realtà basta spostare il nostro sguardo per capire come le innovazioni del nostro tempo abbiano piuttosto l’obiettivo di voler essere ampliamento e continuazione della tradizione.
Però AI, metaverso, web3, realtà virtuali, le tecnologie emergenti possono rappresentare potenti strumenti al servizio della creatività, nuove forme di linguaggi artistici, nuovi luoghi di aggregazione culturale, utili per il miglioramento del benessere mentale, individuale e di gruppo, come individuato dalle recenti ricerche delle emergenti branche della psicologia.
CEO Oltrematica SRL
Co-founder & art director at Her: She loves data/ Nuovo Abitare, esperta in politiche partecipative e inclusione digitale.
Psichiatra e ricercatore in psichiatria, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe
Esperto di linguaggi interattivi, curatore Museo nazionale del cinema di Torino
Presidentessa Metro Olografix, associazione culturale telematica
Dottore commercialista e esperto di economia della cultura
Comitato organizzatore Forum FRA
03.12.2023.| h. 10,00
Aspettando il Manifesto Programmatico
Qual è la funzione di un Manifesto Programmatico stilato da quaranta ragazzi di scuole secondarie e di alta formazione nell’ambito di una comunità? Il fulcro di quest’asse di ricerca-azione “Empowerment giovanile nella co-creazione di politiche culturali ri-generate e partecipate” cerca di incentivare politiche che tengano presente la correlazione tra lo spazio urbano-culturale e i giovani.
I giovani l’hanno affermato chiaramente: vogliono essere intesi e considerati come interlocutori a pieno titolo, vogliono contribuire e influenzare il dibattito sul loro divenire. Il Manifesto dà a loro i mezzi per esprimere le loro idee, e confrontarle a quelle di altri attori della società civile.
Dottorando in geografia Università La Sapienza, responsabile culturale del Festival dei Giovani dell’Appennino
Economista della cultura, professore ordinario Università “G. d’Annunzio” Ch-Pe
Direttore generale di Federculture
Sindaco di Pescara
Musicista, direttrice artistica di Paesaggi Sonori
Direttore Fondazione Ottimisti & Razionali
Ricercatrice e founder Re-Generation (Y)outh think tank
03.12.2023| h. 11.45
Fra governance locale e governance globale, quali sono le prospettive per le nuove generazioni?
Emidio Giovannini e Pierluigi Sacco dialogheranno con Emanuela Grimaldi, Sara Hussein, Patrizia Martelli e Eugenio Tibaldi. Una società, per essere inclusiva e giusta, deve essere costruita sulla pace e sulla giustizia sociale ed economica.
Questo è il sedicesimo dei 17 obiettivi globali di sviluppo sostenibile. Allargare e rafforzare la partecipazione delle giovani generazioni nelle istituzioni di governance globale è cosa fondamentale.
È il momento di considerare la gioventù come una forza nella costruzione di un futuro condiviso e condivisibile e non come un problema da gestire.
Direttrice del Dipartimento di Presidenza Regione Abruzzo
Funzionaria dell’Ufficio delle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano
Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Pescara
Artista
Comitato organizzatore Forum FRA
Professore ordinario di Politica Economica, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe